venerdì 11 maggio 2012

*Caneles*


Ho un debole per i souvenir. Prima che m’immaginiate in un negozio di paccottiglie a contrattare sul prezzo di un mini David di Donatello in finta ceramica da attaccare al frigo, vi svelo subito che i souvenir che mi interessano sono quelli gastronomici.

 Ogni volta che mi trovo in una nuova città, fosse anche il paese a 20 km da casa mia, inizio il raid nei mercati e negli alimentari alla ricerca dell'ingrediente tipico. Di solito riempio la sporta della spesa di stampini per dolci e spezie tanto che ormai temo di esserne dipendente - anche se i 20 barattoli di spezie in dispensa e la scatola strabordante di formine per biscotti non dimostrano nulla.

Come si fa a rinunciare ad un barattolo di spezie per "Pain d'epices" o di "Erbe toscane"? Come si fa a lasciare sullo scaffale il fantastico e fantomatico "fleur de sel" o il tè matcha? Con che cuore potrei abbandonare in un negozio quello stampino adorabile di caneles per giunta rosa shocking? Forse non lo rimpiangerei oggi, forse non domani ma un giorno...

Non è consumismo gastronomico. Io sono una che si innamora a prima vista in cucina e di questi dolcetti mi sono innamorata da tempo dopo averli visti in tanti ricettari di pasticceria e aver letto della loro misteriosa storia.
Francia, città di Bordeaux, prima della Rivoluzione. Le botteghe e gli artigiani sono raggruppati per corporazioni e due di queste sono in lotta per il predominio dell’ora del tè: quella dei pasticceri e quella dei canauliers. I pasticceri vogliono vietare ai canauliers – artigiani che producono impasti a base di farina e al massimo uova – di utilizzare lo zucchero e il latte nei loro dolci. Il problema è che i canauliers hanno inventato questo dolce, dalla forma particolare, che contiene questi ingredienti ed è delizioso. Le autorità danno ragione ai venditori di caneles ma dopo qualche anno scoppia la Rivoluzione e le corporazioni sono abolite. Passano quasi due secoli e nel frattempo i caneles scompaiono dai prodotti tradizionali di Bordeaux e ricompaiono solo negli anni ’70-80 del secolo scorso grazie all’opera della Confrérie du Canelé de Bordeaux che aggiunge all’impasto la vaniglia e il rum.
Che fine avranno fatto i caneles in tutti quegli anni di oblio? Peccato che non esista una trasmissione televisiva che parli di misteri culinari, altro che antiche profezie… :P



***** 

{Canelés}

adattata da un ricetta dello chef Gerard Mulot

500ml di latte fresco intero
250g di zucchero di canna
i semi di 1 bacca di vaniglia
50g di burro 
175g di farina
2 tuorli di uova medie
3 cucchiai di rum scuro


In una casseruola fate bollire il latte con lo zucchero, i semi di vaniglia e il burro.
Lasciate raffreddare completamente il latte quindi unite la farina setacciata, i tuorli e il rum.
Mescolate con cura per evitare la formazione di grumi.
Lasciate riposare l'impasto in frigo per un paio d'ore o anche tutta la notte.
Riscaldate il forno a 200°C.
La ricetta originale prevede di ungere gli stampini con un velo di burro ma è operazione che sconsiglio con gli stampi di silicone.
Versate l'impasto negli stampini e cuocete per 1 ora e 30 minuti. La superficie e i bordi dei canelés devono diventare color caramello scuro. All'interno i dolcetti saranno morbidi, fuori leggermente gommosi e con un retrogusto, appunto, di caramello.
Lasciate raffreddare lo stampo prima di estrarre i dolcetti. Una volta a temperatura ambiente conservateli in una scatola a chiusura ermetica per mantenerli freschi più a lungo.




P.s. vi ricordo che è in corso il mio primo concorso: avete già deciso con quale elegante ricetta partecipare? ;)






25 commenti :

  1. Faccio il filo a questi dolci da un po' di tempo... ma non ho ancora trovato lo stampo adatto... i tuoi sono magnifici ... non conoscevo la storia, quindi grazie per questa scoperta!
    Buon weekend! :)

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  2. wow..sono splendide, chissà che buone...segno la ricetta!

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  3. bellissimi!! ma dove si trovano questi stampini??

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  4. molto golosi, giusto devo pensare a qualcosa per il tuo concorso...un abbraccio SILVIA

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  5. Che storia affascinante. Io non ho mai assaggiato questo dolce e mi incuriosisce parecchio. Che sapore avrà? Sappi che adoroa la tua netiquette dei commenti:)

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  6. @Lizzy e Silvia: lo stampo l'ho comprato a Parigi ma in Italia lo vende Silikomart. Provate sul loro sito (http://www.silikomart.com/home_silikomart_it.html) o su ebay ;)

    @Vera: sono un incrocio tra un budino di pane e una caramella, la consistenza è molto particolare :D

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  7. Ann, ma che bel post!!! storia interessante, non si finisce mai di iparare! e ricetta buonissima!!!

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  8. Ho preso anche io lo stampino per i caneles e non ho ancora osato, mi sa che ho trovato il dolcetto da preparare domani :) Mi sembrano proprio belli i tuoi, caramellizzati al punto giusto. Un saluto

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  9. Davvero un bel post, mi piace conoscere l'origine delle ricette tradizionali.
    Hanno un ottimo aspetto, se trovo gli stampi provo ;o)

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  10. Buoniiiii

    Se passi da me trovi un pensierino per te!

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  11. Buoniiii!!
    Anche io amo i souvenirs culinari...tra me e il mio ragazzo svaligiamo i negozi!!! :P
    Il tuo concorso ce l'ho appuntato sul pc...ma non riesco ancora a partecipare...spero di riuscirci! :(

    Dolcissima domenica! Io mi prendo qualche canelés e me lo vado a gustare in terrazza! :P

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  12. che meraviglia questa storia! non la conoscevo, così come non conosco questo dolcetto molto invitante... me lo segno!

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  13. ps: devo muovermi a pensare qualcosa per le tue eleganti colazioni!

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  14. uhm... ci credi che a casa ho lo stampo ma non ho mai fatto questo dolce??? e non ne conoscevo neanche la storia.. LoL... sono la peggio..
    questo tuo post è un' illuminazione per me!!!
    un bacio!

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  15. Ti faccio i miei complimenti per il tuo blog! E' davvero bellissimo, fatto con cura e perfezione, e che dire delle ricette? divine! Ancora complimenti!! TI aspetto sul mio blog, se ti va!

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  16. Li avevo persi. Permettimi di dire che ti superi ogni giorno di piu', complimentoni!!

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  17. delizioso blog! anche io ormai quando viaggio ho sempre una meta in un gourmet shop!! Non ti dico quando sono andata da NYcake...una valigia solo x il mio shopping-cake!!

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  18. Scopro solo adesso il tuo blog e mi piace moltissimo ^-^
    Riguardo alla ricetta...che dire...è ottima!

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  19. Oddio, adesso me li immagino nel buio di cucine sotterranee mentre sfornano dolci canelés in segreto!!!
    Bellissima storia e golosi dolcetti, che ho scoperto solo pochissimo tempo fa e di cui cerco l'ambito stampo!! :)

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  20. Io ho preso lo stampo da tempo am devo ancora cimentarmi!!! Bella la storia.... E le tue caneles... Direi perfette!!!! ...e poi concordo sui souvenir gastronomici... Che son ciò che ormai anche i miei amici mi portan dai viaggi!!! Infondo poi dal cibo si impara molto di un luogo, della sua cultura e della sua storia! ;)

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  21. Si impara sempre, quindi grazie per questo contributo dolce davvero invitante. Vado a (ri)vedermi il tuo contest....

    Un bacio e grazie della visita

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  22. Splendidi! Ho scoperto un dolce che non conoscevo, grazie a te.

    ciao
    Silvia

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  23. Complimenti per il tuo elegantissimo blog, oltre che per le tue meravigliose ricette :)

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