Ho un debole per i souvenir. Prima che m’immaginiate in un
negozio di paccottiglie a contrattare sul prezzo di un mini David di Donatello
in finta ceramica da attaccare al frigo, vi svelo subito che i souvenir che mi
interessano sono quelli gastronomici.
Come si fa a rinunciare ad un barattolo di spezie per "Pain
d'epices" o di "Erbe toscane"? Come si fa a lasciare sullo scaffale
il fantastico e fantomatico "fleur de sel" o il tè matcha? Con che
cuore potrei abbandonare in un negozio quello stampino adorabile di caneles per
giunta rosa shocking? Forse non lo rimpiangerei oggi, forse non domani ma un
giorno...
Non è consumismo gastronomico. Io sono una che si innamora a
prima vista in cucina e di questi dolcetti mi sono innamorata da tempo dopo
averli visti in tanti ricettari di pasticceria e aver letto della loro
misteriosa storia.
Francia, città di Bordeaux, prima della Rivoluzione. Le
botteghe e gli artigiani sono raggruppati per corporazioni e due di queste sono
in lotta per il predominio dell’ora del tè: quella dei pasticceri e quella dei canauliers.
I pasticceri vogliono vietare ai canauliers – artigiani che producono impasti a
base di farina e al massimo uova – di utilizzare lo zucchero e il latte nei
loro dolci. Il problema è che i canauliers hanno inventato questo dolce, dalla
forma particolare, che contiene questi ingredienti ed è delizioso. Le autorità
danno ragione ai venditori di caneles ma dopo qualche anno scoppia la
Rivoluzione e le corporazioni sono abolite. Passano quasi due secoli e nel
frattempo i caneles scompaiono dai prodotti tradizionali di Bordeaux e
ricompaiono solo negli anni ’70-80 del secolo scorso grazie all’opera della Confrérie
du Canelé de Bordeaux che aggiunge all’impasto la vaniglia e il rum.
Che fine avranno fatto i caneles in tutti quegli anni di
oblio? Peccato che non esista una trasmissione televisiva che parli di misteri
culinari, altro che antiche profezie… :P
*****
{Canelés}
adattata da un ricetta dello chef Gerard Mulot
250g di zucchero di canna
i semi di 1 bacca di vaniglia
50g di burro
175g di farina
2 tuorli di uova medie
3 cucchiai di rum scuro
In una casseruola fate bollire il latte con lo zucchero, i semi di vaniglia e il burro.
Lasciate raffreddare completamente il latte quindi unite la farina setacciata, i tuorli e il rum.
Mescolate con cura per evitare la formazione di grumi.
Lasciate riposare l'impasto in frigo per un paio d'ore o anche tutta la notte.
Riscaldate il forno a 200°C.
La ricetta originale prevede di ungere gli stampini con un velo di burro ma è operazione che sconsiglio con gli stampi di silicone.
Versate l'impasto negli stampini e cuocete per 1 ora e 30 minuti. La superficie e i bordi dei canelés devono diventare color caramello scuro. All'interno i dolcetti saranno morbidi, fuori leggermente gommosi e con un retrogusto, appunto, di caramello.
Lasciate raffreddare lo stampo prima di estrarre i dolcetti. Una volta a temperatura ambiente conservateli in una scatola a chiusura ermetica per mantenerli freschi più a lungo.
P.s. vi ricordo che è in corso il mio primo concorso: avete già deciso con quale elegante ricetta partecipare? ;)
Faccio il filo a questi dolci da un po' di tempo... ma non ho ancora trovato lo stampo adatto... i tuoi sono magnifici ... non conoscevo la storia, quindi grazie per questa scoperta!
RispondiEliminaBuon weekend! :)
wow..sono splendide, chissà che buone...segno la ricetta!
RispondiEliminaMa sono stupende!!! un bacio
RispondiEliminabellissimi!! ma dove si trovano questi stampini??
RispondiEliminamolto golosi, giusto devo pensare a qualcosa per il tuo concorso...un abbraccio SILVIA
RispondiEliminaChe storia affascinante. Io non ho mai assaggiato questo dolce e mi incuriosisce parecchio. Che sapore avrà? Sappi che adoroa la tua netiquette dei commenti:)
RispondiElimina@Lizzy e Silvia: lo stampo l'ho comprato a Parigi ma in Italia lo vende Silikomart. Provate sul loro sito (http://www.silikomart.com/home_silikomart_it.html) o su ebay ;)
RispondiElimina@Vera: sono un incrocio tra un budino di pane e una caramella, la consistenza è molto particolare :D
Ann, ma che bel post!!! storia interessante, non si finisce mai di iparare! e ricetta buonissima!!!
RispondiEliminaHo preso anche io lo stampino per i caneles e non ho ancora osato, mi sa che ho trovato il dolcetto da preparare domani :) Mi sembrano proprio belli i tuoi, caramellizzati al punto giusto. Un saluto
RispondiEliminaDavvero un bel post, mi piace conoscere l'origine delle ricette tradizionali.
RispondiEliminaHanno un ottimo aspetto, se trovo gli stampi provo ;o)
Buoniiiii
RispondiEliminaSe passi da me trovi un pensierino per te!
Buoniiii!!
RispondiEliminaAnche io amo i souvenirs culinari...tra me e il mio ragazzo svaligiamo i negozi!!! :P
Il tuo concorso ce l'ho appuntato sul pc...ma non riesco ancora a partecipare...spero di riuscirci! :(
Dolcissima domenica! Io mi prendo qualche canelés e me lo vado a gustare in terrazza! :P
che meraviglia questa storia! non la conoscevo, così come non conosco questo dolcetto molto invitante... me lo segno!
RispondiEliminaps: devo muovermi a pensare qualcosa per le tue eleganti colazioni!
RispondiEliminauhm... ci credi che a casa ho lo stampo ma non ho mai fatto questo dolce??? e non ne conoscevo neanche la storia.. LoL... sono la peggio..
RispondiEliminaquesto tuo post è un' illuminazione per me!!!
un bacio!
Ti faccio i miei complimenti per il tuo blog! E' davvero bellissimo, fatto con cura e perfezione, e che dire delle ricette? divine! Ancora complimenti!! TI aspetto sul mio blog, se ti va!
RispondiEliminaLi avevo persi. Permettimi di dire che ti superi ogni giorno di piu', complimentoni!!
RispondiEliminadelizioso blog! anche io ormai quando viaggio ho sempre una meta in un gourmet shop!! Non ti dico quando sono andata da NYcake...una valigia solo x il mio shopping-cake!!
RispondiEliminaScopro solo adesso il tuo blog e mi piace moltissimo ^-^
RispondiEliminaRiguardo alla ricetta...che dire...è ottima!
Oddio, adesso me li immagino nel buio di cucine sotterranee mentre sfornano dolci canelés in segreto!!!
RispondiEliminaBellissima storia e golosi dolcetti, che ho scoperto solo pochissimo tempo fa e di cui cerco l'ambito stampo!! :)
that looks so delicious!
RispondiEliminaIo ho preso lo stampo da tempo am devo ancora cimentarmi!!! Bella la storia.... E le tue caneles... Direi perfette!!!! ...e poi concordo sui souvenir gastronomici... Che son ciò che ormai anche i miei amici mi portan dai viaggi!!! Infondo poi dal cibo si impara molto di un luogo, della sua cultura e della sua storia! ;)
RispondiEliminaSi impara sempre, quindi grazie per questo contributo dolce davvero invitante. Vado a (ri)vedermi il tuo contest....
RispondiEliminaUn bacio e grazie della visita
Splendidi! Ho scoperto un dolce che non conoscevo, grazie a te.
RispondiEliminaciao
Silvia
Complimenti per il tuo elegantissimo blog, oltre che per le tue meravigliose ricette :)
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