Nell'immenso château de Versailles non era facile farsi notare dal Re Sole. Lui, paranoico e diffidente, che aveva costruito quella gigantesca gabbia dorata perché voleva tutti i nobili con sè per paura che qualcuno tramasse alle sue spalle, non si faceva però avvicinare tanto facilmente. Certo Versailles era una manifestazione del potere del sovrano ma era anche un modo per tenere sotto controllo i possibili avversari. "Tieni vicini gli amici e ancor di più i nemici", come dice un adagio popolare. Tra una festa sfarzosa e un'udienza privata i nobili cercavano di blandirlo con ogni mezzo, anche passando attraverso la gola. Dicono che la Marchesa di Sablé portò a corte questi biscotti secchi molto friabili per ingraziarsi Luigi XIV e, a quanto pare, ci riuscì. Furba la Marchesa.
Se il nome di questi biscotti sia dovuto al fatto che ricordano la sabbia dorata (sablé è sabbia in francese), o alla cittadina di Sablé-sur-Sarthe in Normandia (dove sarebbero stati inventati) o alla Marchesa di Sablé io non lo so con certezza.
Mi piace però immaginare i primi sablés al centro di un intrigo di corte, magari avvolti in una nuvola di tulle in una scatolina d'argento mentre vengono offerti al Re Sole per il suo tè pomeridiano.
Forse ho letto troppo Dumas, sia padre che figlio.
Non ricordano anche a voi dei colpi di fioretto quelle linee sui sablés? Non pensate che il buon Porthos li avrebbe apprezzati? "Tutti per uno e uno per tutti" sembra allora l'esclamazione di un goloso che vuole i biscotti tutti per sè, alla faccia dello spirito di fratellanza dei 3 Moschettieri + 1 ;)
{Sablés} (adattata da Glorious French Food di James Peterson, dosi per circa 30 biscotti)
170g burro freddo di buona qualità
100g zucchero
un pizzico di sale
220g farina 0
i semi di mezza bacca di vaniglia
1 uovo medio
Tagliate il burro a pezzettini e mescolate con lo zucchero, la vaniglia, il sale e la farina fino ad ottenere un composto sabbioso. Cercate di non scaldare troppo il composto con le mani o con l'impastatrice come nella procedura per la pasta frolla.
Trasferite l'impasto su una spianatoia infarinata e lavorate per pochi secondi fino ad ottenere un composto compatto. Ricoprite con pellicola trasparente e lasciate rassodare in frigo per 1 ora.
Infarinate bene il piano di lavoro e stendete, con l'aiuto di un mattarello, ad un'altezza di circa mezzo cm e ricavate dei biscotti con un tagliapasta circolare.
Posizionate i biscotti su una teglia ricoperta da carta da forno e mettete in frigo per almeno mezz'ora, anche se sarebbe meglio lasciare riposare i biscotti tagliati anche per un paio d'ore.
Riscaldate il forno a 180°C, incidete delle linee orizzontali e diagonali sui biscotti e spennellate con un uovo sbattuto con un cucchiaio d'acqua. Cuocete per 12-13 minuti, facendo attenzione a togliere i biscotti dal forno appena diventano dorati. Se il vostro forno non assicura una cottura uniforme ruotate la teglia di 90° dopo 7 minuti e continuate la cottura per il tempo necessario.
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questi te li copio! sono divini! mi viene l'acquolina in bocca! un bacione e complimenti!
RispondiEliminaSono fantastici!!!! Prendo nota, complimenti tesoro, un bacione
RispondiEliminaVeramente deliziosi, come del resto le fotografie così "pulite" e il racconto divertente e frizzantino :)
RispondiEliminaquesti biscottini sono perfetti nella loro semplicità. chissà se il nome deriva dalla marchesa, ho sempre pensato che sablè derivasse dalla consistenza sabbiosa dell'impasto ma chi lo sa...! Pensare a Versailles mi fa venire in mente il mio anime preferito, Lady Oscar, che ho visto rivisto, sezionato e confrontato con il manga almeno 1000 volte e che ancora oggi rimane, a mio avviso, la storia più intensa mai raccontata in un cartone animato.. e poi da piccola impazzivo per i vestiti di Maria Antonietta e delle sue damine oche ;-) secondo me di questi sablé ne mangiavano a bizzeffe durante le loro partitine a carte.... :)
RispondiEliminasono splendidi! complimenti!
RispondiEliminaSembrano proprio biscotti da re!Devono essere eccezionali!Baciotti!
RispondiEliminaCHe bella storia...hai reso questi semplici biscottini ancor più affascinanti! Non che ne avessero bisogno, intendiamoci, sono già invitanti di per se! E questi tuoi sono perfetti!!!!
RispondiEliminaSono già in lista di attesa!!
RispondiEliminatroppo invitanti
bravissima bacioni Anna
certo ora quando li mangerò avranno tutto un altro sapore sapendo la storia :D
RispondiEliminaSono favolosi, li adoro. Un bacione
Con una tazza di buon tè e alcuni di questi biscotti, anche solo una pausa di 5 minuti mi riconcilierebbe con il mondo. Belli belli con quelle incisioni in superficie. Baci, buon we
RispondiEliminaQuesti biscotti sono davvero una delizia, anche solo per gli occhi!!!
RispondiEliminaPugliesi tra i food blogger, che piacere! =)
Francesca di singerFood & Chiccherie
ciao!
RispondiEliminati ho aggiunto ai blog che seguo, perchè, da buona francofone, non posso esimermi dal leggere tutto ciò che scrivi sulla Francia.
DI leggende francesi ne conosco un tantinet, ma leggere quelle scritte da altri mi fa sempre piacere...
Esistono 2 posti in Vandea che ti consiglio di visitare: uno è il museo dei Guinness dei Primati, l'altro è il parco di Puy du Fou...una vera delizia
se ti intriga, cerca sui 2 siti !!!
hai mai assaggiato la crema di latte fatta in Bretagna, nei mercatini della Presqu'ile de Quiberon?
...Non ha pari in nessun'altra parte del mondo!!!
un dolce saluto
Ciao questi biscotti sono deliziosi così come lo è il tuo blog! Complimenti
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